Binari opposti sono quelli attraversati nell’ultimo periodo da Bologna e Atalanta, avversari, allo stadio Renato Dall’Ara, nella 16^ giornata di A. Se il team di Sinisa Mihajlovic, infatti, reduce dal pesante k.o. casalingo contro il Milan e milita solo al 12° posto della classifica, i ragazzi di Gian Piero Gasperini, dall’altra parte, freschi del vero e proprio capolavoro in Champions, volano alla 6^ posizione del campionato italiano ad una sola lunghezza dal Cagliari, 4°. I rossoblu sanno di non poter perdere ulteriore terreno in graduatoria. Mihajlovic schiera i suoi con il 4-2-3-1 dei titolarissimi: Skorupski è difeso da Tomiyasu, Danilo, Bani e Denswil, mentre Medel e Poli, in mediana, fanno da anello di congiunzione con la trequarti formata da Orsolini, Dzemaili e Sansone; Palacio il punto di riferimento in attacco per i rossoblu. Il match, sin dal fischio iniziale di Massa, evidenzia un ritmo di gioco frizzante, a dimostrazione della volontà di andare a segno di entrambe le squadre. Non è un caso che tra il 4’ e il 9’ la partita viva di folate offensive da una parte all’altra del campo. Dopo 240’’, Orsolini taglia fuori due avversari con un grandissimo gioco di gambe in stile palla c’è-palla non c’è; sul traversone al centro, la difesa bergamasca deve impegnarsi e non poco per sventare il pericolo. La risposta nerazzurra non si fa attendere: al 6’, Malinovsky è iniziatore e finalizzatore di una ripartenza da brividi grazie al supporto di Pasalic; il centrocampista ucraino fa tutto bene sino al momento della conclusione, decisamente fuori misura nonostante l’ottima posizione. Un minuto più tardi, dall’altra parte, è ancora Orsolini a rendersi pericoloso per i padroni di casa; l’esterno 22enne quasi sorprende Gollini con un destro a giro sul secondo palo dalle vicinanze della bandierina; palla fuori non di molto. Due giri d’orologio e a far rabbrividire i difensori rossoblu è nuovamente Malinovsky, che fallisce un rigore in movimento tutto solo davanti a Skorupski, facendosi ipnotizzare dal portiere rivale. A sbloccare la fiera dei gol mancati è Palacio, che al 12’ porta in vantaggio il Bologna ribattendo in rete il palo colpito da Orsolini dopo un’azione splendida del numero 7 di Ascoli Piceno. Solo il direttore di gara può interrompere il ritmo vertiginoso partorito dai 22 in campo e così avviene: al minuto 41, infatti, Massa deve punire col cartellino giallo l’intervento ruvido di Pasalic a spezzare la ripartenza avversaria. Lo stesso 24enne croato, al 41’, si mette in evidenza ma ancora una volta in negativo, sparando in curva la sfera messa al centro col contagiri da Malinovsky a soli due metri di distanza dalla porta sorvegliata da Skorupski. Quattro giri di lancette più tardi, a salvare l’Atalanta dal raddoppio rossoblu è Gollini, strepitoso nel deviare in corner il destro a giro di Palacio dopo un’azione in verticale a dir poco perfetta dei ragazzi di Mihajlovic.Il primo squillo del secondo tempo porta la firma di Muriel: il colombiano, dopo aver riconquistato palla con caparbietà, lascia partire un sinistro secco alto sulla traversa. Al 51’, Palacio si esalta con un gran controllo sul rilancio dalle retrovie e cerca una conclusione improvvisa a sorprendere Gollini; il portiere nerazzurro riesce a recuperare la posizione e para con facilità. E’ questo il preludio del gol del raddoppio rossoblu realizzato al 53’ da Andrea Poli, ottimo nel prendere il tempo alla difesa rivale e nell’incornare di testa sul secondo palo la sfera messa al centro da Tomiyasu. Gasperini capisce che così non va e spedisce in campo forze fresche: dentro Barrow al posto di Freuler. Il risultato? La riapertura delle marcature quasi immediata grazie proprio all’attaccante gambiano, che, 60’ prima vede l’inserimento senza palla di Malinovsky nell’area felsinea, servendo poi il compagno con un filtrante d’esterno al bacio. Il numero 18 nerazzurro è un fulmine nel ricevere e nell’insaccare il 2-1. Al 63’, Orsolini riequilibra la partita delle ammonizioni di Massa. Svanberg e Hateboer danno il cambio, una manciata di secondi dopo, rispettivamente a Medel e Castagne. Al 67’, Barrow ha sul destro il pallone del pari, ma Danilo è una sentenza nel respingere in out, sulla linea, il pallonetto dell’avversario. Al 71’, è ancora Barrow a sfiorare il gol dopo un bell’uno/due con Muriel; Skorupski è monumentale nell’immolarsi sul sinistro a botta sicura del numero 99 nerazzurro e nell’allontanare il pericolo davanti alle proteste di Sansone, ammonito a sua volta per proteste. Stessa sorte anche per Palacio, che al 76’ finisce sul taccuino di Massa per le eccessive lamentele. Una manciata di secondi più tardi, si rinnova il duello tra Malinovski-Barrow e Skorupski, con l’estremo difensore polacco che prima respinge il missile del centrocampista ucraino e che ringrazia poi la fortuna davanti all’errore clamoroso dell’attaccante a pochi passi dalla porta rossoblu. Al 79’, Mihajlovic regala la standing ovation di tutto il Dall’Ara rossoblu a Rodrigo Palacio, spedendo sul terreno di gioco, al suo posto, Federico Santander. Gasperini, dall’altra parte, risponde richiamando in panchina Muriel a beneficio dell’entrata del 19enne Colley. Ed è proprio quest’ultimo a fare ammonire all’86’ Danilo, il quale, poco dopo, riesce a fare anche peggio conquistando il secondo giallo (e conseguente rosso) dopo un intervento superfluo ai danni di Barrow. All’89’, lo stesso gambiano stacca bene sulla punizione di Gosens ma la sfera esce fuori di un nulla. Allo scadere del tempo regolamentare, Mbaye dà il cambio ad Orsolini, andando a riportare a 4 la difesa rossoblu. I 4 minuti di recupero non cambiano il risultato dell’incontro, che termina 2-1 per i rossoblu. Il Bologna rialza la testa e balza all’11 posto in classifica, a due sole lunghezze dal Napoli ottavo. L’Atalanta fallisce l’agguanto al quarto posto, ma rimane ancorata alla sesta posizione della classifica, a +4 sul Parma.

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