Gabriele Gravina ha parlato di ciò che di buono ma soprattutto di negativo ha portato al calcio italiano questa emergenza del coronavirus Gabriele Gravina, presidente della FIGC, è stato ospite di Sky Sport 24. Queste le sue parole sulla ripartenza della Serie A: "Siamo sempre attenti, siamo a una fase sempre meno complessa ma il momento è delicato: programmare per la ripartenza, con rischi sempre molto alti. L’Italia dal primo momento si è affidata alla rete di organizzazioni coordinate dalla UEFA. Non potevamo essere estranei alla ripartenza tra i grandi campionati d’Europa. La Francia? Sono contento di non aver letto la pagina dell’Equipe in Italia. Portiamo a casa un risultato importante nel panorama nazionale. Ha influito la nostra determinazione, ma è stata molto utile la mano che ci è stata data dalla UEFA. L’incontro con il ministro Spadafora, a differenza di quanto accaduto in altre circostanze, è stato di condivisione e armonia. Eravamo tutti sollevati da un grande peso. Abbiamo dimostrato coerenza fin dall’inizio, prendendo coscienza di limiti e pregi. Abbiamo sempre avuto confronti interni ed esterni. Ci sono stato momenti di tensione, ma ne usciamo con forza e dando un messaggio di speranza. I rischi sono sempre presenti, dobbiamo governarli e questo dipende dalla responsabilità e anche dalla fortuna. Soggetti negativi? Ho seguito alcune indicazioni di Papa Francesco: è stato un periodo che ha messo a nudo la vulnerabilità dell’essere umano. Questo mi ha reso molto più forte e deciso rispetto a prima, ringrazio questo periodo per avermi concesso di capire chi veramente ti vuole bene e soprattutto quali sono le persone dalle quali ti devi guardare con grande attenzione. Nomi e cognomi? Li tengo per me".
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