La Roma di Eusebio Di Francesco lontano dall’Olimpico ha conquistato 31 punti in 14 partite. Il tecnico pensa al 4-2-3-1, recupera De Rossi ma perde Pellegrini.

-di Luca Nigro-

Prima il Bologna, poi Barcellona due volte, Fiorentina e Lazio. Gran parte della sua stagione la Roma di Eusebio Di Francesco se la giocherà nei prossimi 15 giorni. Terzi in classifica a quota 59 (+4 dall’Inter, +5 dalla Lazio), i giallorossi in queste due settimane dovranno cercare di mantenere l’attuale posizione che darà l’accesso diretto ai prossimi gironi di Champions e cercare, fin dove e quanto possibile, di dare del filo da torcere al Barcellona nel tentativo di conquistare, contro ogni favore di pronostico, le semifinali nella massima competizione europea. Ma c’è una buona notizia per Dzeko e compagni: di queste cinque decisive sfide, la Roma ne giocherà tre lontano dall’Olimpico. Il perché è presto detto: gli uomini di Di Francesco in questa stagione hanno dimostrato di rendere meglio fuori che in casa dove sono reduci da quattro successi e hanno rimediato una sola sconfitta (a Torino con la Juve) nelle ultime 21 trasferte. Sono 9 i match su 14 vinti fuori casa dalla Roma, la quale ha ottenuto addirittura più punti rispetto a quelli casalinghi (31 contro 28). Un trend positivo che viene confermato anche dai gol incassati: in 8 occasioni i giallorossi non hanno subito reti in trasferta. Numeri che, in vista di questo tour de force, danno quanto meno fiducia al popolo romanista e fanno meno felici i loro prossimi avversari. Di Francesco ha trovato la quadratura del cerchio nel suo fidato 4-3-3 messo in campo per ben 30 volte su 38 partite complessive tra serie A, Champions e Coppa Italia. Solo 4 volte si è visto il 4-2-3-1, modulo papabile nel match di domani contro il Bologna, e in sole due occasioni il 4-1-4-1 contro Atletico Madrid e Shakhtar Donetsk.Tuttavia, quando la Roma gioca lontano dall’Olimpico, il 4-1-4-1 è un sistema di gioco visto e rivisto, soprattutto in fase di non possesso quando i giallorossi sono attaccati e non tengono molto palla come gli capita viceversa in casa. La Roma fuori casa difende con un baricentro basso, con linee molto compatte, pressing nella propria metà campo e, una volta recuperata palla, con verticalizzazioni repentine (in questo Nainggolan e Strootman sono dei maestri). Il Bologna dovrà dunque fare molta attenzione a questi aspetti e soprattutto alla velocità di Perotti ed El Shaarawy e alla rapacità di Edin Dzeko in area di rigore (in stagione 13 gol in A, 4 in Champions per il bosniaco). Difficilmente però la squadra di Donadoni farà la partita: sarà quindi importante imitare proprio la Roma nella fase di non possesso, proprio lì dove gli uomini di Di Francesco sono più bravi. Come detto, il modulo dovrebbe essere il 4-2-3-1 con Nainggolan avanzato sulla trequarti alle spalle di uno tra Dzeko e Patrick Schick. In realtà potrebbe essere tranquillamente un 4-3-3 mascherato visto che il belga spesso indietreggia sulla linea di metà campo. De Rossi è recuperato, dubbi invece per Pellegrini tornato malconcio dagli impegni con la Nazionale. Oggi gli esami strumentali, ma l’ex Sassuolo va verso il forfait. Perotti in vantaggio sul giovane gioiello turco Cengiz Under, tornato dagli impegni internazionali un pò stanco. Riposo precauzionale in vista del Barça. Probabile Formazione (4-2-3-1): Alisson; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Strootman, De Rossi; Perotti, Nainggolan, El Shaarawy; Dzeko. All.: Eusebio Di Francesco.
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