Lunga intervista a La Gazzetta dello Sport per l'ex nerazzurro Wesley Sneijder, che ha parlato di vari temi in vista della sfida di stasera tra Inter e Liverpool al San Siro. Ecco le sue parole: 

Sul rendimento dei connazionali:

Denzel Dumfries: "Chi si sorprende forse non lo conosce bene. È uno dei migliori nel ruolo in circolazione, con l’Olanda ha giocato grandi partite. Si vede da lontano che è un campione. E si vedeva pure prima, doveva solo capire la Serie A. Stupirà ancora di più".

De Vrij: "La sua forza è la professionalità. Sa lui prima di tutti gli altri dove ha sbagliato. Ma sa pure che nel calcio possono esserci momenti di alti e bassi. L’importante è saperli gestire. E lui ne uscirà da campione".

Sull'allenatore Simone Inzaghi: "Inzaghi mi piaceva da calciatore. Ma come allenatore lo apprezzo molto di più. Un predestinato, non è arrivato all’Inter in un momento semplice, aveva tutto da perdere dopo lo scudetto dello scorso anno. E invece tutto gli riesce facile. Credo che la sua più grande dote sia l’umiltà: lo si capisce dal modo in cui è stato percepito dal gruppo dopo Conte. Pare esser nato per fare il tecnico. Farà grandissime cose con l’Inter, ne sono certo".

È Dzeko la prima preoccupazione per Klopp? "Direi di sì. Dzeko è come Ibrahimovic: l’età non conta, conta solo quello che dimostri in campo. Il bosniaco è una fuoriserie. E può fare la differenza anche fino a 40 anni".

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