La strana scelta del Bologna che a Torino ha fallito il suo primo rigore con Pulgar pur avendo tra in rosa dodici rigoristi che hanno calciato 50 penalty

- di Marco Vigarani -

La delusione per la prestazione ha travolto tutto, la rabbia popolare nei confronti di Donadoni ha spento anche le polemiche per la strana scelta compiuta a Torino. Quando l'intervento del VAR assegna al Bologna il primo rigore stagionale è stato Erick Pulgar ad impossessarsi del pallone, posizionarlo sul dischetto e calciare in modo sbilenco a mezza altezza facendo fare bella figura a Sirigu. Non avremo mai la controprova, ma raggiungere la parità in avvio di ripresa magari avrebbe dato un altro senso alla partita dei rossoblù evitando due settimane sul filo del rasoio. Purtroppo in tanti allo stadio o davanti al televisore avevano preventivato l'esito fallimentare del penalty calciato dal cileno sapendo che in carriera il giovane Pulgar non si era mai preso una simile responsabilità. In realtà poi nel postpartita tutte le voci ufficiali del Bologna ci hanno raccontato di un'infallibilità del ragazzo in allenamento che lo avrebbe reso incaricato di tale incombenza ma i dubbi restano intatti.Calciare un rigore nell'ovatta di una seduta a Casteldebole e farlo in una partita vera magari con l'attesa estenuante dovuta al VAR non è assolutamente la stessa cosa ed avrebbe avuto sicuramente più senso mandare sul dischetto qualcuno che avesse familiarità con tale genere di pressione e responsabilità. Donadoni in tal senso aveva numerose alternative a disposizione: precisamente sei in campo e cinque in panchina per un totale di 47 rigori calciati in carriera di cui 39 trasformati in gol. Ovviamente l'incaricato perfetto è Mattia Destro con il suo record di 11 gol su 13 tentativi fra Primavera (6/6), Nazionali Under (3/3) e Serie A (2/4) ma anche l'esperienza di Rodrigo Palacio non è certamente da meno con 5 realizzazioni su 7 occasioni tutte in Italia. Era però in campo anche Simone Verdi che ha addirittura un percorso netto fra Primavera, Coppa Italia e Serie A: 5 su 5 per il gioiellino rossoblù che può contare anche sul vantaggio dell'ambidestria. Anche Ibrahima Mbaye non ha fallito l'unica occasione avuta in carriera (Inter-Palermo di Campionato Primavera) come invece hanno fatto Giancarlo Gonzalez in Costarica e Federico Di Francesco nella Primavera del Pescara.Ampliando poi lo sguardo ai potenziali rigoristi presenti in panchina troviamo paradossalmente forse una delle migliori soluzioni possibili: si tratta di Bruno Petkovic che ha trasformato 8 dei 9 penalty calciati fallendone soltanto uno in Serie B con la maglia del Trapani. L'anno scorso poi a Pescara non ha mancato l'appuntamento con il gol dagli 11 metri neanche Ladislav Krejci sostituendo con profitto l'infortunato Destro mentre nell'annata travolgente con la maglia della Primavera anche Orji Okwonkwo è stato assolutamente infallibile con 4 centri su altrettanti tentativi a disposizione. Ha dimostrato poi una buona freddezza in carriera anche Lorenzo Crisetig con un positivo 3 su 4 fra Serie B, Nazionale Under 21 e Primavera ma è capitato sul dischetto nel 2011 anche Sebastian De Maio regalando così la vittoria al suo Frosinone sul campo del Portogruaro. Il conto arriva poi a quota 50 rigori calciati aggiungendo anche Saphir Taider (non convocato per la trasferta di Torino) che ha all'attivo 3 reti dal dischetto fra Ligue 2, Primavera e Coppa Italia con un perfetto 100% di realizzazione. Nella rosa del Bologna ci sono quindi molti atleti che conoscono la difficoltà che accompagna l'esecuzione di un calcio di rigore, alcuni hanno anche dimostrato sul campo di saperla gestire e convogliare nell'energia necessaria per trasformare l'occasione in gol. Ecco perchè la scelta di affidare l'incarico del primo rigore stagionale al pur coraggioso Pulgar è apparsa a tutti avventata e ci si augura che un futuro bis venga consegnato ad un protagonista più idoneo senza trincerarsi dietro le giustificazioni labili delle sessioni di rigori calciate in allenamento.
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