L’amministratore delegato della Roma ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport  Sulla sospensione del ds Petrachi si è espresso cosi: “Proseguiamo convinti nel nostro progetto di crescita e ci affidiamo agli uomini che sappiano interpretarlo. Avremmo voluto evitare la decisione di sospendere il ds, ma è stata inevitabile, essendosi rotto un rapporto fiduciario, che è la base di una relazione". Ha poi precisato: "Innanzitutto ci tengo a dire che il progetto Roma non prevede ridimensionamenti. Non cambia di una virgola l'intenzione di far salire di livello società e squadra con elementi all'altezza per far stare la Roma lì dove merita: ai vertici del calcio italiano e protagonista in Europa. Petrachi ha partecipato allo sviluppo di questo progetto, ma è stato evidente, specie nelle ultime esternazioni pubbliche e private, un disallineamento nella sua percezione dei ruoli e nel rapporto con i vertici della società. In ogni caso, il disallineamento non riguarda assolutamente temi di mercato". Sul calciomercato: "Io credo che già la scorsa estate la Roma ha dimostrato di non essere un supermercato. Il nostro obiettivo è quello di trattenere i giocatori migliori e sinergici ai nostri piani di crescita, offrendogli un progetto dove possano realizzare le ambizioni che nutrono. Vogliamo entrare in Champions e vincere l'Europa League. Pensiamo solo a questo"
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