A distanza di quasi 48 ore ci sono ancora polemiche per quanto successo alla fine di Genoa-Milan, non solo per il gol di Pulisic contestato dal club ligure, ma anche per l'espulsione del portiere rossonero Maignan, per una dura entrata su Ekuban, lanciato a rete, con il presidente dei rossoblù, Alberto Zangrillo, che ha definito il fallo come “entrata assassina”.

Sulla partita del “Ferraris” è voluto entrare il fratello del numero 1 ligure, ovvero Paolo Zangrillo, Ministro della Pubblica Amministrazione, intervenuto a "Un Giorno da Pecora" su Rai Radio 1.

Paolo Zangrillo, le sue parole

"Ero allo stadio a vedere Genoa-Milan con mio figlio. Ci sono state polemiche perché il gol è maturato in un’azione molto particolare, diciamo così. Il gol di Pulisic fallo di mano? Un bel colpo di pallamano ma non lo dico io, basta leggere tutti i giornali. Perché non è stato fischiato fallo di mano? Perché l’arbitro è un umano e non lo ha visto. Il VAR? Forse anche il VAR ha avuto qualche problema. Mio fratello era estremamente rammaricato per tutti i tifosi genoani allo stadio e non solo. Ce l’hanno rubata? Parlando da tifoso dico di sì. La partita ha un risultato bugiardo, il Genoa ha giocato molto meglio”.

Poi alla fine un commento molto duro sul portiere francese:

Quello di Maignan è stato un colpo di kung fu sullo sterno, quindici centimetri più in alto e gli avrebbe spaccato la faccia. Non è stata certamente un’uscita felice”.

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