Intervistato dal Corriere dello Sport, il presidente del Brescia Massimo Cellino ha voluto dire la sua senza giri di parole: "Questa è la peste" Anche il presidente del Brescia Massimo Cellino è intervenuto sulla questione Covid-19, e lo ha fatto rilasciando una lunga intervista al Corriere dello Sport, nella quale senza peli sulla lingua ha detto la sua, lanciando anche una stoccata ai suoi colleghi, colpevoli di non essere realisti e di pensare ai propri interessi: "Questa stagione ormai è andata, non bisogna pensare a quando si ricomincia ma se sopravvive. E non lo dico perchè siamo ultimi in classifica. Siamo ultimi perchè ce lo meritiamo. Prima la vita. Forse qualcuno non si rende ancora conto di quello che sta accadendo. Questa è la peste. Ho avuto la febbre per tre giorni e sono in quarantena da undici. Lotito vuole lo scudetto? Che se lo prenda. E' convinto di avere una squadra imbattibile, lasciamogli questa idea." Sul taglio dello stipendio ai calciatori? "Semplicissimo. Si è bruciato un terzo del campionato? Che rinuncino un terzo dello stipendio. E' il modo più facile per aggiustare le cose." Cosa risponde a chi l'ha attaccata sulla questione convocazione staff e ex allenatori Corini e Grosso? "La verità è che dopo l'ultima partita stavamo pensando di prodeguire gli allenamenti a gruppi di due o tre giocatori per volta. Una decina di mini-sedute al giorno. Per sviluppare il programma avevamo bisogno di preparatori, non di allenatori. Noi avevamo telefonato a cinque preparatori e nessuno aveva risposto. Per questo siamo passati alle convocazioni scritte e quando non ci pensavo già più, la situazione è peggiorata ed è scoppiato il casino. "    
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