Maurizio Sarri (ph. zimbio)

 

La cavalcata di Maurizio Sarri è paragonabile ad una favola, ad un sogno che ogni allenatore vorrebbe realizzare nella propria vita. Il tecnico della Juventus ieri ha conquistato il primo Scudetto della sua carriera. Un trionfo che è iniziato dal basso, dalla seconda categoria.

Nel 1990 Sarri inizia la carriera da allenatore nello Stia, squadra toscana di seconda categoria. Nel 2002 decide di licenziarsi da dipendente della Banca Toscana, un azzardo che probabilmente è stato il preludio di un qualcosa di magico.

Nel 2003 riesce a portare il Sansovino dall’Eccellenza alla C2, mentre nel 2005 esordisce in Serie B sedendosi sulla panchina del Pescara.

 

Incredibile l'ascesa nel 2014 con il suo Empoli, un’annata che si corona con la promozione in Serie A. L’anno successivo riesce anche nell’incredibile impresa di salvare la squadra.

Il 2016 è un anno cruciale per Sarri perché l’anno successivo diventa l’allenatore del Napoli. Esordisce in Europa League e poi in Champions League. Sfiora anche uno storico scudetto ma dopo due stagioni il suo rapporto con De Laurentiis si interrompe.

 

Nel 2019 si trasferisce in Inghilterra, sponda Chelsea. Sarà una stagione da incorniciare perché l’allenatore toscano riesce a vincere per la prima volta nella sua carriera un trofeo europeo: l’Europa League.

 

Con i Blues ci resta solo un anno perché poi Sarri diventa l’allenatore della Juventus. Dopo una stagione turbolenta, particolare ma anche ricca di critiche Sarri riesce a vincere il primo Scudetto della sua carriera.

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