Il Torino ha vinto la terza partita consecutiva grazie ai gol del suo capitano. Sirigu sigla il record di imbattibilità a 598 minutiSe tutte le partite in cui i primi tempi vengono giocati male poi finiscono con i tre punti in tasca, Il Torino, e Mazzarri, potrebbero anche accontentarsi di questo per raggiungere l’Europa. Contro il Frosinone, la gara ha seguito lo stesso copione di quella di una settimana fa contro il Chievo: un Toro spento nella prima frazione, molle e svagato a centrocampo e poco efficace in avanti nonostante le due punte di peso. Una squadra che ha preso gol su una situazione provata e riprovata in allenamento (come ha detto lo stesso Mazzarri), sorpresa su un movimento classico come quello di Paganini sul primo palo. Se ne faccia una ragione Sirigu, che ha visto la sua imbattibilità interrompersi a soli 2 minuti dai 600 cifra tonda. Come contro i clivensi una settimana fa, la squadra di Mazzarri ha sofferto soprattutto sul settore destro, con De Silvestri non troppo a suo agio fra Molinaro, Gori e Ciano che hanno ben giocato per un tempo buono. La posizione di Paganini, quinto di destra nel centrocampo a 5, ha dato parecchio fastidio ai granata, per la propensione dell’esterno romano di entrare dentro il campo e creare superiorità numerica. C’è da dire, però, che anche questa volta WM l’ha vinta con e grazie ai cambi, a testimonianza che si gioca in 14 e che, al netto di problemi fisici, chi subentra può fare molto meglio di chi ha iniziato la partita. Aina e, soprattutto, Iago, hanno dato ai granata quella velocità e quel brio che hanno permesso di ribaltare la contesa e di essere lì, a quota 44, con l’Atalanta per un posto in Europa League. Così, nella ripresa, il Toro ha potuto rivoltare se stesso e il Frosinone come un calzino, e con il Gallo Belotti (10 in campionato per lui) riuscire a indirizzare la gara su un binario positivo. I ciociari, sia fisicamente che tatticamente, sono rimasti sorpresi dalle mosse di Mazzarri che ha inserito Iago (passando dal 3-5-2 al 3-4-1-2) con l’obiettivo di far galleggiare lo spagnolo fra le linee e garantire sostegno ai due attaccanti. Da questo punto di vista, anche la percentuale di passaggi completati ne ha beneficiato e, alla lunga, ha visto un predominio granata, 312 a 218). Poi, a vantaggio ottenuto, l’innesto di Berenguer e ancora un cambio di modulo, col passaggio al 3-4-2-1 per dare più copertura alla mediana e velocità alle ripartenze. La sensazione è che, dopo l’esperimento Zaza-Belotti di oggi, Mazzarri rimetterà in campo Iago (e Aina) nel prossimo impegno casalingo contro il Bologna. In palio ci sarà una vittoria e la settimana seguente, con l’impegno delle nazionali, per lavorare in tranquillità. Il Toro che, nelle ultime due gare, ha battuto rispettivamente ultima e penultima del torneo, cercherà i tre punti contro il Bologna per l’en plein.
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