Bernardo Silva, esterno offensivo del Manchester City si è preso sulle spalle l’armata di Guardiola ed è ormai nel massimo splendore. Un giocatore sublime, ala tecnica e rapida nello stretto che dall’out di destra riesce a convergere verso l’interno per consacrarsi come spina nel fianco.  E’ un mancino naturale che con i suoi dribbling riesce ad illuminare i migliori campi d’Europa, ma anche lui è partito dal Portogallo. 
La sua carriera inizia a 19 anni nel Benfica B che lo lancia in Segunda Liga, dove colleziona la bellezza di tre premi come giocatore del mese e viene votato come giocatore rivelazione e se ad inizio stagione il Benfica lo aveva già fatto esordire nella Taca de Portugal, coppa nazionale, vuol dire che il suo potenziale era noto.
L’anno successivo si sposta in prestito nella regia del Monaco, nel principiato stupisce tutti diventando titolare inamovibile: a fine stagione conta ben 45 presenze condite da 10 reti e da giocate di alto livello, che convincono la società a riscattarlo per l’onerosa cifra di 16 milioni di euro.
L’anno successivo si conferma sempre con la maglia biancorossa, nel ruolo di mezzala che si allarga. Il suo talento lo esibisce sin dai playoff di Champions League nella doppia sfida contro il Valencia, tanto che il commentatore Aldo Serena, abbagliato dal talento cristallino del portoghese, aveva predetto ciò:

“Bernardo Silva è un giocatore strepitoso, farà certamente parlare di sé grazie alla sua meravigliosa tecnica”.

Detto e fatto, il Monaco inizia a volare e nelle tre stagioni in Francia totalizza la bellezza di 147 presenze condite da 28 reti e ben 19 assist. Numeri ed estro che convincono il Manchester City ad acquistarlo per la bellezza di 50 milioni nell’estate del 2017. Alla sua sesta stagione in Inghilterra coltiva un totale di 303 presenze con i Citizens con all’attivo 55 reti e 58 assist. Le ultime due reti le ha siglate in semifinale di Champions League contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti, che hanno permesso di volare in finale ad Instanbul per un finale di stagione ricco di appuntamenti per uno storico Triplete che Manchester vuole, ormai non è più un sogno. 

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