Pressioni politiche per salvare la Sampdoria: il marchio va tutelato anche a discapito di altre società | “Il Palazzo ha già deciso”

Epilogo clamoroso in Serie B e polemiche a non finire dopo la decisione della FIGC sulla penalizzazione al Brescia.
Martedì scorso c’è stata la fine della regular season di Serie B, con la classifica finale che aveva emesso un verdetto storico e clamoroso. La Sampdoria, infatti, per la prima volta nella sua gloriosa storia, aveva subito la retrocessione in Serie C, al termine di un campionato disastroso. Un dramma sportivo di dimensioni enormi quello che si è vissuto nella Genova blucerchiata per alcune ore e giorni.
Sul finire della scorsa settimana, però, la FIGC ha preso una decisione che ha del clamoroso e che ricompone in piena salsa italica una scena vista e rivista negli ultimi tempi. Il Brescia, infatti, salvo sul campo dopo l’ultima vittoria in campionato, è stato penalizzato di quattro punti per questioni fiscali e il ritardo su alcuni pagamenti a tesserati.
Scossone incredibile e classifica rivoluzionata. Il Brescia, in questo momento, infatti, con la penalizzazione, sarebbe la terza squadra retrocessa in Serie C insieme a Cosenza e Cittadella, la Sampdoria, invece, passerebbe da terzultima a quartultima e giocherebbe i play-out contro la Salernitana, mentre il Frosinone, infine, sarebbe matematicamente salvo e non dovrebbe giocare gli spareggi per non retrocedere contro i campani.
Un disordine incalcolabile che, nel frattempo, ha visto il rinvio a data da destinarsi della doppia sfida play-out tra Salernitana e Frosinone, con i campani che avrebbero dovuto giocare l’andata in casa e il ritorno in Ciociaria. La situazione, però, è in stallo, soprattutto perché, ovviamente, sia il Brescia penalizzato, che i granata e il Cittadella hanno presentato ricorso.
Serie B nel caos, le accuse a FIGC e Samp
Vedremo quel che succederà, ma probabilmente si andrà avanti per settimane, anzi, forse mesi, prima di giungere ad un verdetto e capire chi saranno le retrocesse dalla Serie B alla Serie C e chi avrà diritto a competere nel campionato cadetto nella prossima stagione. Qualcuno ha subito pensato alla volontà delle istituzione calcistiche italiane di salvare la Samp perché marchio storico.
Questo, per esempio, è quello che denuncia, sui suoi canali social, il giornalista Paolo Ziliani che, per avvalorare la sua tesi, riporta un articolo di un paio di anni fa, esattamente del 27 luglio 2023, apparso sulla Gazzetta dello Sport e che faceva riferimento alle parole dell’AD di Banca Sistema, Gianluca Garbi. Questo il titolo di quel pezzo: “Abbiamo ricevuto forti pressioni per salvare la Sampdoria da molti club, alcuni impensabili, e da vari organi politici”.

Caso Brescia, le parole e la denuncia di Ziliani
Queste, invece, alcune delle parole di Ziliani sul suo post, circa questa situazione grottesca: “Con un’operazione ai limiti dell’indecenza il Palazzo del calcio ha deciso, a campionato concluso e a verdetti già emanati, di tentare l’impossibile pur di provare a mantenere la Samp in B. Gli scenari che ora si aprono sono spaventosi: si va verso un’estate di polemiche, ricorsi e controricorsi e tutto per l’indegno servilismo della FIGC verso i club con un brand da salvaguardare”.
Dopo aver spiegato la situazione summenzionata, i possibili scenari che si aprono adesso e quanto successo alla Sampdoria in questi anni, ma anche aver riportato le parole dell’AD di Banca Sistema, Ziliani chiude il suo post con queste parole amare: “Assistere a questa ennesima buffonata, a questa volgare baracconata escogitata per compiere l’ennesimo scempio dei regolamenti fa male. I reggitori del calcio, lo sport più amato dagli italiani, hanno ormai avvelenato tutti i pozzi: ovunque ci si volti c’è solo melma. Per non dire m****”.