“Ha mentito agli inquirenti”: il simbolo dell’Inter dichiara il falso in tribunale | La verità alla fine è venuta a galla

Ancora polemiche circa il caso che ha coinvolto il club nerazzurro e la sua tifoseria organizzata negli ultimi mesi.
Ancora pochi giorni e si capirà se la stagione dell’Inter potrà essere considerata storica, indimenticabile e vincente o se, alla fine, il club nerazzurro resterà con un pugno di mosche in mano, zero titoli in bacheca e soltanto tanti complimenti da portarsi dietro di sé in vista delle prossime stagioni.
Al netto di come si concluderanno Campionato e Champions League, ma anche dell’appendice stagionale che vedrà i nerazzurri competere nel nuovissimo Mondiale per Club statunitense, da metà giugno in poi, ci sono alcune situazioni extra-campo che coinvolgono l’Inter che continuano a far parlare di sé e a offrire spunti di riflessione.
Uno di questi, forse il più importante, è senza ombra di dubbio legato all’inchiesta della Procura di Milano che riguarda il tifo organizzato interista e alcuni ormai ex componenti e capi della Curva Nord che erano legati a doppio mandato con la criminalità organizzata, in particolar modo con alcune famiglie calabresi e di matrice ‘ndranghedista.
Nel corso degli ultimi mesi, direttamente dalle indagini svolte dalla Procura milanese circa la vicenda, sono emersi diversi episodi criminali commessi e portati avanti da questi tifosi interisti, ma soprattutto sarebbero state evidenziate dei dialoghi, alcuni incontri e delle comunicazioni intercorse tra alcuni tesserati dell’Inter e questi ex capi Ultras.
Caso Ultras Inter, i riflettori sono ancora accesi
L’Inter, in particolar modo il Presidente Giuseppe Marotta, nonostante le confessioni degli ultras arrestati e condannati, ma anche le intercettazioni che dimostrano alcuni contatti tra le parti, si è sempre dichiarata parte lesa ed estranea ai fatti. Qualche settimana fa è arrivato il patteggiamento, con la squalifica per una giornata comminata a Simone Inzaghi e Hakan Calhanoglu e una multa alla società.
Sulla vicenda degli ultras milanesi, e quindi anche milanisti, e le loro connessioni con i tesserati delle due squadre di Milano, però, ha voluto tenere sempre i riflettori accesi il noto giornalista e presentatore tv, Massimo Giletti che nella sua trasmissione, in onda ogni lunedì sera su Raitre, “Lo Stato delle Cose”, ne ha parlato durante l’ultima puntata.

Caso Ultras Inter, Zanetti avrebbe mentito agli inquirenti
In particolar modo è emersa una novità sul simbolo ed ex Capitano dell’Inter, ora vice Presidente, Javier Zanetti. Il suo nome emerge più volte nelle intercettazioni ambientali con i capi ultras incriminati e, secondo quanto emerso dalle indagini dei giornalisti della trasmissione di Massimo Giletti, l’ex terzino nerazzurro avrebbe mentito agli inquirenti.
Zanetti, infatti, avrebbe dichiarato di aver visto Bellocco, uno dei capi ultras arrestati e condannati, una volta sola e di non sapere chi fosse. La realtà che emergerebbe secondo “Lo Stato delle cose”, però, sarebbe diversa perché l’ex capitano nerazzurro avrebbe partecipato a un evento organizzato da Scarfone per compiacere a Bellocco del quale era amico.