Franco Colomba sul Bologna di ieri e di oggi: "Sempre rimasto legato ai colori rossoblu. Sinisa, per conquistare l'Europa batti la Juve e blinda la difesa" Dal Bologna al Bologna: Franco Colomba, ex-centrocampista rossoblu e tecnico dei felsinei nella stagione 2009/2010, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Il 65enne di Grosseto ha ripercorso tutti i momenti più belli della carriera vissuta sotto le Due Torri, proiettandosi, successivamente, sull'attuale team condotto da Sinisa Mihajlovic. "Sono entrato nei Nagc all'età di 10 anni - ha rammentato il toscano - Ho avuto maestri leggendari come Amedeo Biavati, mondiale nel 1938, Raffaele Sansone e poi Cesarino Cervellati fino ad arrivare in prima squadra con Pesaola. I migliori ricordi in rossoblu sono il debutto in A, la vittoria della Coppa Italia 1974 e la grande stagione sotto Radice quando, partendo dalla penalizzazione di -5, sfiorammo l'ingresso in Coppa Uefa. Il momento più brutto riguarda la retrocessione in B nel 1982, la prima assoluta per il Bologna. Io ero anche capitano. Un tormento. Lasciai il Bologna a 28 anni ma l'ho sempre portato nel cuore. Quando ero alla guida dei rossoblu, gestivo un gruppo maturo, anagraficamente avanti negli anni". Il rewind nel passato è divenuto presto un tuffo nel presente e nel futuro prossimo del Bologna di Sinisa: "Il team di oggi mi piace molto; ha 3-4 veterani importanti per l’equilibrio della squadra ma è fondato soprattutto su tanti giovani. Ha scelto bene la strada per il futuro. Sinisa sa sfruttare al meglio le sue risorse. La squadra è sempre atleticamente brillante e aggressiva. Da quando c'è Mihajlovic propone un gioco d'attacco, prende campo, fa sempre la partita. Palacio resta un esempio di professionalità e dedizione alla causa. Poi ho scoperto Schouten, un centrocampista che nel futuro diventerà un punto di riferimento di questo Bologna. L'unico difetto è la tendenza a subire troppi gol. Ecco, bisognerà chiudere quella porta per provare a scalare l'Europa". Il match contro la Juventus può rappresentare un punto cruciale per la mentalità dei giocatori e il prosieguo della stagione: "Serve subito un grande risultato. Se il Bologna batte la Juve alla prima partita può aprirsi la strada per andare in coppa. Quei tre punti sarebbero un'iniezione di fiducia e autostima importantissima per affrontare le partite successive. A Mihajlovic suggerisco di giocare alla Mihajlovic, cioè con grande veemenza e aggressività nel ritmo e nella pressione offensiva per non dare fiato ai campioni d'Italia. La ripartenza è un'incognita per tutti, anche la Juve potrebbe trovarsi in difficoltà se venisse messa alla frusta dai rossoblù".    
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