Ronaldo il Fenomeno (Ph. Zimbio)

 

L'ex fenomeno brasiliano di Inter e Milan, Ronaldo, ha rilasciato una lunga intervista a SportWeek dove ha trattato vari temi riguardanti la sua brillante carriera, soffermandosi in maniera particolare sulla sua esperienza milanese con le maglie dei nerazzurri e dei rossoneri. Ecco un estratto della sua intesrvista:

"L'infortunio che subii all'Olimpico era destino, il 5 maggio fu una colpa: quando il destino ce l'hai in mano, se ti scappa via non puoi prendertela con nessuno.Non eravamo noi, e non ci siamo mai spiegati davvero perché: per quello piangevo. Sicuramente perché quello scudetto era il regalo minimo che dovevamo fare ai nostri tifosi. Che dovevo fargli per quanto mi avevano voluto bene anche quando stavo male. Ma a Roma non sapevo già cosa sarebbe successo, solo quello che avrei detto a Moratti". 

Ronaldo poi parla del suo approdo al Milan di Berlusconi, il quale fu ritenuto un vero e proprio tradimento da parte dei tifosi dell'Inter:

"Sembra comodo dirlo dopo, ma è solo e soltanto la verità: io volevo tornare all'Inter. Di più: ho fatto di tutto per tornare all'Inter. Ho aspettato tutto il tempo possibile per dare all'Inter il tempo di dirmi sì o no: quando non arriva né un sì né un no, vuol dire che è no. Per il Milan era sì e io in quel momento, più che traditore, mi sentivo un po' tradito per essere stato rifiutato: era una scelta impopolare, ma nella mia vita non ho mai avuto paura di farne. E oggi per me non ha nessun senso chiedermi se lo rifarei. Se l'ho fatto è perché in quello momento sentivo era la cosa da fare: né giusta né sbagliata, ce l'avevo in testa e c'era un perché. Berlusconi e soprattutto Galliani mi volevano bene, molto: il rapporto con loro è un ricordo che mi fa sorridere ancora oggi. Il legame si è interrotto ma la stima è rimasta". 

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