La Fiorentina in sala d'attesa: dal confronto tra Milan e Atalanta i viola sapranno il loro avversario in semifinale di Coppa Italia, ad aprile. In una serata limpida ma fredda, i rossoneri e i bergamaschi tornano in campo a San Siro davanti a 64 mila spettatori circa (7.000 in più che con il Cagliari, aperto stavolta anche il terzo anello rosso) a una settimana dal superamento del turno contro Cagliari e Sassuolo per giocarsi in gara secca l'accesso tra le prime quattro della manifestazione, dopo la vittoria della Lazio nel tardo pomeriggio nel derby capitolino. 

Pioli mischia i titolari con le riserve: dentro Gabbia che fa il suo nuovo esordio in rossonero dopo il rientro dal prestito in Spagna, Jimenez confermato a sinistra dopo la bella prestazione contro i sardi negli ottavi di finale e Jovic al centro dell'attacco supportato da Pulisic e Leao. In mezzo si rivede Musah con i senatori Reijnders e Loftus-Cheek. Panchina per Scamacca e Muriel per Gasperini, dentro Miranchuk con Koopmeiners e l'ex di turno De Ketelaere che torna per la prima volta a San Siro da avversario.

Fuori De Roon e Gabbia

Poco da segnalare a inizio match, se non una timida girata di Pulisic sugli sviluppi di un corner che non fa paura a Carnesecchi. Ben più pericolosa al 19° la conclusione di Musah: sul suo destro il portiere bergamasco deve mettere in corner. L'Atalanta è invisibile, il Milan ha il totale controllo del gioco ma fatica sempre a trovare lo spunto giusto e pure i ritmi non sono granché, come da costante delle ultime partite. Alla mezz'ora però ecco i nerazzurri: spunto di De Ketelaere cross a lunga gittata per Holm che calcia al volo quasi solo davanti a Maignan ma sparando alto.

Loftus Cheek

Poco dopo ancora De Ketelaere di testa su un lancio dalle retrovie, palla che sfila davanti alla porta e De Roon non riesce a deviare. I nerazzurri lamentano anche un possibile contatto sul numero 15 da parte di Gabbia: entrambi rimangono a terra per lunghi minuti. Ciò scatena le proteste di Gasperini che richiedeva l'intervento del Var, e per tutta risposta viene espulso da Di Bello. A rimetterci però è il difensore rossonero che deve abbandonare il campo a beneficio di Kjaer. Poco dopo però nemmeno De Roon ce la fa, e gli subentra Pasalic.

Tutto in un minuto

Quando la contesa sembra avviata all'intervallo sullo 0-0, al 44° il lampo: da Maignan a Reijnders, da questi a Leao che scambia con Hernandez. Sulla palla di ritorno del francese, il numero dieci rossonero calcia nell'angolino bucando Carnesecchi. Non passa però che un minuto che la beffa è servita: da Holm (una autentica spina nel fianco dei rossoneri) a Koopmeiners, che gira in porta in diagonale l'immediato 1-1. Ecco che ora si può andare a riposo.

L'avvio di ripresa è molto più vivace di inizio partita: sul sinistro di Koopmeiners, ancora lui, c'è il possibile 2-1, ma Maignan si distende e devia in corner. La gara pare meno timida e più aperta: ancora il numero 7 atalantino stoppa a seguire e calca un diagonale di destro all'11°, palla ancora fuori di poco. Un paio di minuti dopo, ecco il fattaccio a danno dei rossoneri: Miranchuk ubriaca Jimenez, lo salta e viene steso. Rigore per i nerazzurri, e tiro vincente indovinate di chi? Koopmeiners, naturalmente. Due a uno. 

Atalanta molto più viva

Pioli ora cambia: dentro Terracciano e Simic per Calabria e Jimenez. Ederson prova al 18° un destro secco bloccato da Maignan, mentre due minuti dopo ben più pericoloso il tiro a giro di Miranchuk che termina fuori di poco alla destra di Maignan proteso in tuffo. Milan confusionario in avanti, Atalanta molto più lucida: ancora Ederson al 24° calcia in diagonale da buona posizione ma il suo tiro viene deviato in corner. Un minuto dopo però ecco Pulisic calciare di destro da fuori e Carnesecchi deviare in corner. Meno pretenzioso il destraccio di Musah poco dopo, ampiamente fuori bersaglio. 

Poi, ecco Adli e Giroud in campo al posto di Reijnders e Loftus-Cheek. Nell'Atalanta dentro Scamacca e Zappacosta per Ruggeri e De Ketelaere. I rossoneri attaccano, ma pare sempre che ci sia di mezzo una indolenza intrinseca: la squadra di Pioli non produce più di un sinistro di Musah finito alto da buona posizione. Molto più preciso il tiro del numero 80 a tre dal novantesimo ma Carnesecchi dice no. Troppo poco. Nei quattro minuti di recupero concessi l'unica sortita offensiva degna di nota per i padroni di casa è un corner di Hernandez sul quale sale anche Maignan, senza esito. Il Milan, già lontano dalla vetta in campionato, abbandona così anche le speranze di sollevare uno dei due trofei che rincorreva. L'Atalanta, con un buon secondo tempo, legittima la semifinale con la Fiorentina. Ai rossoneri non resta che l'Europa: da conservare in campionato e da provare ad assaltare da febbraio contro il Rennes. Ma questa sera a San Siro, è buio pesto.

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