Inter, sentenza valida in Italia: Zhang costretto a pagare i debiti
Sentenza contro Zhang approvata in Italia. Il numero uno dell'Inter costretto a ripagare i debiti ad Hong Kong
Sono ore e giorni di grande incertezza dal punto di vista finanziario per l'Inter, dopo che la Corte d'Appello di Milano ha deciso di rendere valida anche in Italia la sentenza presentata contro il presidente Steven Zhang e già portata davanti al tribunale di Hong Kong, per il pagamento dei debiti contratti con China Construction Bank Asia Corporation (CCBA). La vertenza non vede coinvolta direttamente la società nerazzurra ma solo il suo azionista di maggioranza.
L'iter della causa contro Zhang
Il Tribunale di Hong Kong con una sentenza datata luglio 2022 e divenuta effettiva a settembre 2022, ha imposto al presidente dell'Inter Steven Zhang il risarcimento dei debiti per un valore di 320 milioni di euro: divisi in 255 milioni di dollari più interessi per 2,6 milioni fino al 2 agosto 2021 e poi interessi annui pari al 13% sui 255 milioni di cui sopra, dal 3 agosto 2021 fino alla data del pagamento. In Italia é stata presentata davanti alla Corte d'Appello di Milano nell'aprile 2023 ed é stata ritenuta valida nei giorni scorsi.
Zhang tramite i suoi legali ha provato ad opporsi utilizzando la tesi delle anomalie presentate dalla causa condotta dal Tribunale di Hong Kong, ma il suo corrispettivo milanese ha dato ragione ai creditori. Di seguito le ragioni della sentenza:
Sussistendo pertanto tutti i presupposti di cui all’art. 64 L. 218/95 […], la domanda deve essere accolta. Le spese di lite, liquidate con il ricorso ai criteri della causa di valore indeterminabile di bassa complessità e con esclusione della fase istruttoria, non svoltasi, devono essere poste a carico della resistente
Processo parallelo
Va verso la conclusione anche l'altro processo intentato da China Construction Bank Asia Corporation nei confronti di Zhang. Stavolta l'oggetto del contenzioso riguarda l’annullamento della delibera con cui l’assemblea degli azionisti nerazzurri nel 2018, ha approvato la composizione del CdA sottolineando come a lui non spetti alcun emolumento in quanto presidente.
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