L’ex Serie A nel tunnel della droga: la fama lo ha cambiato | Una carriera distrutta

Il logo della serie A - Foto Lapresse - Ilpallonegonfiato
Il logo della serie A – Foto Lapresse – Ilpallonegonfiato

Dopo aver giocato in serie A si è rovinato con la droga, con il successo non è stato più lo stesso, ecco la sua nuova vita

Il suo nome evoca uno dei ricordi più amari per i tifosi dell’Italia. Nella semifinale del Mondiale giocato in casa nel 1990, gli azzurri furono eliminati dall’Argentina proprio a causa della sua rete. Un attaccante che ha girovagato per il Mondo nel corso della sua carriera, indossando anche le maglie del Verona, dell’Atalanta e della Roma in serie A.

Era molto veloce, tanto da avere iniziato nell’atletica leggera. Ha poi scelto il calcio, vincendo da subito il campionato con il River Plate prima del suo trasferimento in Italia, mentre con la Nazionale vincerà la Copa America e la Confederations Cup.

Con l’Hellas incanta per le sue giocate di prestigio ma un lungo infortunio lo costringerà a stare lontano dal campo per diversi mesi. Nella Capitale si conclude la sua parentesi nel nostro Paese, nel peggiore dei modi.

Nel 1993 nelle sue urine sono rinvenute tracce di cocaina, è sospeso dal club giallorosso e poi squalificato per 13 mesi. Da quel momento si trasferirà prima al Benfica in Portogallo, poi di nuovo in patria al Boca Juniors e infine in
Scozia, tra le fila del Dundee e del Rangers.

Ha giocato in serie A e ora può finire in galera

Lasciato il calcio giocato, continuerà a vivere di eccessi. Viene infatti accusato dall’ex moglie di abuso di sostanze stupefacenti e di violenze ripetute.

Dopo essere stato sotto la luce dei riflettori, è arrivato un silenzio mediatico che sa di un nuovo inizio, di un tentativo di normalità, con investimenti nel settore dell’immobiliare che hanno fruttato dal punto di vista economico.

Claudio Canniggia con la maglia della Roma - Foto Instagram - Ilpallonegonfiato
Claudio Canniggia con la maglia della Roma – Foto Instagram – Ilpallonegonfiato

Rischia il carcere, le accuse sono pesanti

Lui è Claudio Caniggia, che è ancora sotto processo a causa delle accuse dell’ex moglie, con la richiesta di ben 15 anni di carcere. In campo riusciva a dribblare con disinvoltura gli avversari, grazie a una tecnica e a una rapidità fuori dal comune.

Nella sua sfera privata non è sempre riuscito a districarsi tra i problemi e questo episodio ne è un esempio lampante. In patria è ricordato come un calciatore di enorme talento e che ha regalato gioie indelebili ma la sua immagine rischia di essere rovinata per sempre.