Plusvalenze fittizie, ribaltone Juventus: così si è deciso il campionato | Il giudice ha già emesso la condanna

Il caso che valse al club bianconero la penalizzazione in campionato e l’eliminazione dalle Coppe Europee continua a far discutere.
Mentre continua a sbattersi nella sua stagione difficile, tra risultati poco convincenti, un primo progetto fallito, gioco che non decolla, mercati decisamente – almeno per ora – che si possono considerare sbagliati e la possibilità di accedere almeno alla prossima Champions League, la Juventus deve sempre fare i conti con gli spettri del passato.
Se in questo momento, infatti, la nuova proprietà prova a fare le cose per bene, ma non ha l’esperienza adatta per comandare nel calcio italiano e ha consegnato tutte le questioni tecniche in mano a Cristiano Giuntoli, è perché, ormai due anni e mezzo fa, si dimise in blocco la vecchia, con Andrea Agnelli che fece un passo indietro.
Decisione che ovviamente fu presa mentre stava per scoppiare lo scandalo plusvalenze fittizie e falso in bilancio, l’ennesimo caso che ha costretto i tifosi della Juventus, negli ultimi anni, a parlare più di tribunali, prove e giustizia sportiva che di campo e calcio giocato.
Come tutti sappiamo, poi, in quella stessa stagione, quella di due anni fa, i bianconeri furono puniti con una penalizzazione pesante in Serie A che li fece scendere dal terzo al settimo posto in classifica e patteggiarono la loro esclusione dalle Coppe Europee per un anno, per non rischiare di incappare in ulteriori sanzioni in quello successivo.
Caso Plusvalenze, le polemiche degli juventini
La Juventus rimase una stagione intera senza partite europee, mentre Massimiliano Allegri continuava a difendere l’onore e il nome del club bianconero dentro e fuori dal campo. La questione relativa al falso in bilancio e alle plusvalenze fittizie non è certamente piaciuta a molti tifosi bianconeri che hanno parlato sempre di una vera e propria ingiustizia perpetrata nei confronti della Juve.
Per molti di loro, infatti, è sempre parsa assurda la vicenda anche perché nessuno può stabilire il presso di un calciatore in maniera oggettiva e questo basterebbe per togliere il sostantivo “fittizia” di fianco alla parola “Plusvalenze”. Tanto più, ora come ora, alcuni calciatori che sono entrati a far parte involontariamente di quella situazione, stanno dimostrando tutto il proprio valore.

Plusvalenze fittizie, i casi Orsolini e Mandragora
Due su tutti: Riccardo Orsolini e Rolando Mandragora. I loro rispettivi passaggi dalla Juventus al Bologna e dalla Juventus alla Fiorentina, infatti, sono finiti sotto la lente d’ingrandimento nel processo sulle plusvalenze fittizie, ma ora il loro valore è ben visibile in Serie A, anno dopo anno.
Questo quanto scrive su X, in polemica con quel caso, un tifoso bianconero: “Orsolini, Soulé, Mandragora: la competenza del calcio pulito e onesto entra nei tabellini del calcio professionistico dopo essere stata kafkianamente punita per “fatture elettroniche corrette a penna”.