Juventus nera a lutto: la scomparsa ha scosso il mondo del calcio | È stata una vera e propria tragedia

Il club bianconero è stato colpito dall’ennesimo lutto che si registra negli ultimi tempi. Ancora una tragedia che lascia senza parole.
Le ultime settimane sono state molto difficili per il nostro calcio, ma non solo, e per alcuni lutti che hanno toccato la Serie A e tutta l’umanità in generale. Tragedie universali, ma anche inaspettate che hanno colpito tutte le famiglie calcistiche italiane.
Ovviamente non si può non partire da quanto successo il lunedì di Pasquetta, 21 aprile scorso, con la morte di Papa Francesco che ha gettato nella disperazione e sconforto milioni di fedeli in tutto il Mondo, ma anche laici che si erano affezionati alla figura buona dell’ormai ex Pontefice.
Papa Bergoglio è stato amato soprattutto dai laici, si dice e si diceva, in particolar modo per la sua difesa ed estrema umanità verso i più poveri, gli emarginati e gli sfruttati. Il Pontefice argentino, però, era anche un grande appassionato di calcio, con il tifo per il suo San Lorenzo e ovviamente la Nazionale argentina che, prima di morire, a dicembre 2022, gli ha dato la grande gioia della conquista del Mondiale in Qatar.
Lutto che è stato celebrato e ricordato su tutti i campi di calcio, con un minuto di raccoglimento prima dell’inizio di ogni partita italiana, europea e mondiale, che è stato osservato fino allo scorso primo maggio. Nei giorni scorsi, però, è venuto a mancare anche un personaggio che era un’istituzione in casa Lecce.
Lutti, non solo il Papa. Il caso Fiorita
Parliamo dell’osteopata e massaggiatore, Graziano Fiorita che ha perso la vita a causa di un malore durante il ritiro lombardo in cui si trovava il Lecce prima del match contro l’Atalanta che si doveva giocare venerdì 25 aprile. Gara poi rimandata di due giorni tra la rabbia e la protesta, pacata e civile, della società Lecce Calcio.
Anche gli ultras del Lecce, nell’ultimo match casalingo di campionato contro il Napoli, hanno voluto far sentire la propria voce con il lancio di petardi e fumogeni in campo, durante i primi minuti della partita, che ha costretto l’arbitro ad interrompere la gara per qualche minuto, poi recuperato a fine primo tempo.

Superga, il ricordo della Juventus
In questi giorni, però, non si può fare a meno di ricordare una ricorrenza importante che commemora una delle tragedie peggiori, forse la peggiore in assoluto, che ha riguardato negli anni il calcio italiano. Parliamo della strage di Superga che il 4 maggio 1949 uccise un’intera squadra dopo un maledetto disastro aereo.
Compagine quella che si stava avviando verso la vittoria dello storico quinto Scudetto consecutivo, ma che non tornò mai più a casa. In questi ultimi anni si è spesso parlato dell’inciviltà di alcuni tifosi della Juve che hanno, più volte in passato, scimmiottato la tragedia attraverso cori e striscioni. La società bianconera, invece, a 76 anni di distanza dalla tragedia ha voluto ricordare e omaggiare quella grande squadra attraverso un post su X che recita così: “4 maggio 1949. Nella tragedia di Superga se ne andava il Grande Torino. Oggi, sempre, Juventus Football Club si unisce al ricordo”.