Nuove prove contro l’Inter: usura e pizzo nei pressi dello stadio | La società collusa con la mafia

Il direttore dell'Inter Beppe Marotta - Foto Lapresse - Ilpallonegonfiato
Il direttore dell’Inter Beppe Marotta – Foto Lapresse – Ilpallonegonfiato

Non bastano i risultati sportivi a insabbiare gli illeciti commessi dai vertici dell’Inter, la società è sempre più nei guai

L’Inter ha centrato la finale di Champions League dopo una doppia sfida ricca di colpi di scena contro il Barcellona, recuperando il risultato a pochi secondi dal termine e acciuffando il pass per l’ultimo match della competizione ai tempi supplementari.

Una vittoria anche per il calcio italiano, visto che a decidere il ritorno sono stati due azzurri come l’esperto centrale Francesco Acerbi e il centrocampista Davide Frattesi, tra i migliori in Europa a inserirsi negli spazi.

Un traguardo che i nerazzurri hanno raggiunto per la seconda volta in tre anni e adesso dovranno avere la meglio di un Psg trascinato da due vecchie conoscenze della serie A come Gigio Donnarumma e Kvara, che ha lasciato Napoli a gennaio.

Nel 2023, a Istanbul, la squadra guidata da Inzaghi fu battuta dal Manchester City, al termine di una gara equilibrata e decisa da un episodio. In quell’occasione i capi ultras chiesero con insistenza un numero maggiore di biglietti per potere sostenere in Turchia la propria squadra.

Il caso ultras rischia di mettere nei guai l’Inter

Questo fatto ha dato vita all’indagine Doppia Curva che ha riguardato i gruppi organizzati delle due tifoserie di Milano. Rapporti ravvicinati tra la dirigenza, i giocatori e alcuni esponenti di spicco della Curva Nord sono emersi dopo arresti e interrogatori di alcuni di loro.

Le sanzioni prese fino a questo momento sono state quelle di una multa nei confronti di Javier Zanetti e di un turno di squalifica per Inzaghi e per Hakan Calhanoglu, scontato lo scorso weekend contro l’Hellas Verona.

Lo stadio San Siro in un pre partita - Foto Lapresse - Ilpallonegonfiato
Lo stadio San Siro in un pre partita – Foto Lapresse – Ilpallonegonfiato

L’Inter e la mafia, scoperchiato il vaso di Pandora, ne parla anche la televisione

Un tifoso juventino ha sottolineato, su X, il fatto che anche il Tg di La7, condotto da un noto interista come Enrico Mentana, abbia raccontato nel dettaglio il coinvolgimento della società lombarda nel consentire che la gestione dello stadio Meazza favorisse la presenza della ‘Ndrangheta, con l’infiltrazione mafiosa come aggravante.

Chiné e Gravina sono complici di mancati provvedimenti esemplari che tardano ad arrivare, con l’Inter che potrebbe non scontare un tacito consenso che sta emergendo con il processo in corso e la collaborazione di alcuni pentiti.