Impossibile ripagare i prestiti: la crisi Inter non conosce fine | La proprietà molla tutto e se ne va

Marotta
Giuseppe Marotta, Presidente Inter, continua ad essere il vero valore aggiunto del club/LAPRESSE-ilpallonegonfiato.it

Fa ancora discutere la situazione economica del club nerazzurro anche dopo il passaggio di proprietà di poco più di un anno fa.

Ancora poche settimane, anzi ormai pochissimi giorni, e si capirà quale giudizio dare alla stagione dell’Inter. Anche senza vittorie, cosa che non si augurano ovviamente i tifosi, il club nerazzurro avrà senza ombra di dubbio dato vita ad un’annata davvero positiva, con la lotta serrata su tutti i tre fronti fino alla fine e una finale di Champions League che resta e resterà negli annali.

Chiaro è che il confine tra il vincere Campionato e Champions, o anche solo la seconda, ed entrare nella storia potendo parlare di una delle stagioni migliori di sempre, e non vincere nulla, restando con un pugno di mosche in mano, è davvero molto sottile, ma il progetto nerazzurro resta il più ambizioso e il più continuo in Italia.

Anche senza titoli, però, è certo che le casse della società saranno rimpinguate dalle centinaia di milioni di euro di introiti che arriveranno dalla Champions e da quelli che porterà anche in Mondiale per club che i nerazzurri giocheranno da metà giugno in poi negli Stati Uniti. Soldi che saranno ossigeno per il Fondo Oaktree che nel maggio scorso è subentrato a Steven Zhang alla guida dell’Inter e sta cercando di arrivare faticosamente al pareggio di bilancio.

La situazione debitoria dell’Inter, però, che già partiva dall’enorme buco di bilancio fatto da Zhang, con il debito non restituito proprio al Fondo Oaktree, è tuttora poco felice, ma soprattutto continuano i dubbi su alcuni canali di sponsorizzazione che hanno permesso al club nerazzurro di pagare calciatori, inscriversi ai campionati e portare avanti l’attività economica-finanziaria.

Inter, Report torna a indagare su alcune operazioni poco chiare

Di questo, dopo l’inchiesta sulla Curva Nord e i rapporti poco chiari con la società interista, ma anche dopo il primo filone riguardante le sponsorizzazione e i debiti del club, si è occupato ancora una volta il programma di RaiTre, Report, con le sue inchieste che dal suo profilo X, scrive : “Oggi l’Inter appartiene a un fondo americano, Oaktree. Il gruppo cinese degli Zhang ha lasciato il timone perché non era in grado di restituire un prestito di 360 milioni. Ma anche all’Inter sono state consentite cose che ad altre società non venivano consentite”.

Ancora dubbi, quindi, da parte della trasmissione di Sigfrido Ranucci e dei suoi giornalisti sulla regolarità delle operazioni economiche-finanziarie fatte dall’Inter negli ultimi tempi. Ma dall’inchiesta giornalistica realizzata da Report nella scorsa edizione sui bilanci Inter è emersa una situazione poco chiara. L’intervista al commercialista Gian Gaetano Bellavia ha evidenziato i presunti assetti societari opachi, in quanto il club è controllato da due filiere societarie, una che non ha depositato bilanci per anni, l’altra che è nella black list delle Isole Cayman per irregolarità societarie.

Zhang
Steven Zhang, ex Presidente Inter, ha dovuto cedere la società al Fondo Oaktree/LAPRESSE-ilpallonegonfiato.it

Inter, dubbi sull’ultimo passaggio di proprietà

Il commercialista segnalò anche una mancanza di trasparenza, perché in realtà queste società non avrebbero capitale, contabilità e bilanci, non sarebbero neppure iscritte in registri pubblici, quindi non sarebbero vere società e non si può risalire a chi ci sia dietro queste entità offshore.

In merito alla situazione finanziaria dell’Inter, inoltre, sempre Bellavia, indicò che i bilanci erano fortemente negativi, arrivando a concludere che tecnicamente il club nerazzurro sarebbe una società da liquidare. Ma il programma Rai seminò dubbi anche su alcune sponsorizzazioni, con centinaia di milioni arrivati da aziende legate a Suning. Si indaga, però, anche sull’ultimo passaggio di proprietà, con il fondo Oaktree che ha preso il controllo totale dell’Inter tramite le due filiere societarie sopracitate, per Bellavia anche i nuovi patron non sarebbero del tutto trasparenti, essendo riconducibili a entità offshore.